Le statue del parco
Passeggiando per il parco del castello di Miramare si respira bellezza e armonia. Il promontorio sul mare è completamente isolato dal traffico dei mezzi a motori. I viali, i sentieri, i bersò che si snodano lungo il mare e nel bosco permettono di affacciarsi a punti spettacolari per il panorama sul golfo. Fiori, siepi, alberi sono armoniosamente inseriti in un contesto dove la misura armonica sembra essere stata la direttiva fondamentale seguita. Del resto Massimiliano d'Asburgo l'ideatore e il costruttore del castello avrebbe voluto dedicarsi alla scienza e alla botanica invece di essere costretto alla politica che lo ha condotto ad una morte beffarda, fucilato come usurpatore del potere da parte di rivoluzionari messicani in un posto dove pensava di essere accolto come un liberatore.
Nella parte bassa e pianeggiante del parco su alte colonne, sono poste cinque statue femminili di foggia classica in posizione schiva, atteggiate in modo di nascondere la propria intimità. L'atteggiamento è dolce, femminile come ci si sarebbe aspettato che avrebbe potuto essere Carlotta, la mogli di Massimiliano, principessa del Belgio che morì di dolore, fuori di senno, quando venne a sapere della tragica fine del marito in Messico. Così racconta la storia di un amore puro e appassionato che non poté compiersi.
Massimiliano infatti che seguì con assiduità il progetto e la costruzione del castello e del parco, sovraintendendo direttamente ai lavori e alle pose degli alberi e delle colture, molte delle quali erano state raccolte da lui negli innumerevoli viaggi che aveva compiuto per il mondo, non vide mai il lavoro compiuto e finito.
Rimangono a ricordo della grazia e dell'armonia queste statue in stile classico dove ciò che non si vede scatena la fantasia e il desiderio