Le donne della stazione
La stazione centrale di Trieste era il capolinea della ferrovia che collegava la città con la capitale dell'impero e i mercati collegati. La ferrovia costruita nel 1857 con soldi pubblici e privati fu concepita come strumento essenziale per permettere alla città di svilupparsi come sbocco al mare, emporio commerciale dell'impero. Il porto di Trieste aveva un ruolo strategico di tale importanza per l'impero austroungarico che nel 1987, solo trent'anni dopo, venne inaugurata una seconda stazione, Trieste Sant'Andrea, come capolinea delle linee austriache per collegare la città con la ferrovia istriana. Le due stazioni cittadine furono collegate fra di loro da un binario che correva lungo le rive della città, ancora oggi visibile.
Ti guardano dall'alto, le donne di pietra della stazione di Trieste mentre con i tuoi bagagli transiti nell'atrio, per partire o per tornare.
Loro sono lì, ieratiche e immobili, inghirlandate e in posizione rilassata, appoggiate sugli archi, più oltre.
Non si impongono al tuo sguardo. Per vederle devi cercarle, alzando gli occhi verso i soffitti.
Sembra che ti promettano qualcosa ma là in alto sono inarrivabili.
Tu intanto vai; di sicuro se le hai viste non le dimenticherai.