Nella piazza

Sotto il portico dell'attuale museo del Risorgimento, un tempo destinato a caserma, si trova il mausoleo di Oberdan, luogo di ricordi e cerimonie commemorative a sfondo patriottico. La statua rappresenta il sacrificio dell'eroe celebrato dalle due figure alate ai lati, metafore di Patria e Libertà.

Le figure femminili hanno delle forme forti e prorompenti tipiche della monumentalistica fra le due guerre destinata a celebrare i successi della Patria. Lo scultore è Attilio Selva che ha lasciato traccia di sé in monumenti sparsi in diverse città d'Italia: a Roma le Stadio dei Marmi al Foro Italico, a Milano la monumentale statua della Giustizia nel cortile del palazzo di Giustizia e altre ancora.

Oberdan, chi era costui? Figlio illegittimo di un italiano e di una slovena quando venne chiamato alle armi per servire l'imperatore, scappo in Italia dal padre. Da studente serale divenne ingegnere e si avvicinò ai militanti mazziniani e garibaldine che sostenevano le lotte per l'irredentismo. Nel 1982 venne arrestato sul confine mentre cercava di entrare nei territori austoungarici con due bombe per attentare alla vita dell'imperatore in visita alla città di Trieste per commemorare l'atto di dedizione della citta agli Asburgo del 1382. Reo confesso, fu condannato a morte e impiccato

Molto più dolce e delicata la statua che lo scultore Marcello Mascherini ha realizzato dedicata al Cantico dei Cantici, quel dolcissimo poemetto d'amore contenuto nell'antico testamento. E' posta nel giardino a lato della piazza fra gli alberi, sopra un basamento dove da una fontana zampilla l'acqua. Le due figure sono rappresentate nell'atto di darsi un bacio che non ci fu mai. Si ispirano alla storia vera di Giuseppe Robusti detto Pino e di Laura Mulli. Lui, un giorno che si stava recando in piazza Oberdan per un appuntamento con la sua fidanzata venne fermato dalle SS per un controllo e portato alla Risiera di San Sabba, il lager di Trieste, dove perse la vita. Lei non lo rivide mai più. Ricevette soltanto una struggente lettera d'amore scritta poco prima dell'esecuzione.